Costituzionalismo e vincoli geoeconomici : odello estrattivista
107-130 p.
Questo articolo esamina la relazione tra ordinamento costituzionale ed estrattivismo, sostenendo che l'accesso e il controllo delle risorse naturali svolgono un ruolo fondamentale nella formazione degli ordinamenti costituzionali. Sottolineando i limiti delle teorie costituzionali tradizionali, concentrate sulla libertà politica a scapito delle condizioni materiali, l'articolo colloca l'estrazione delle risorse nel contesto più ampio dell'economia politica e del diritto internazionale degli investimenti. Lo scopo dell'articolo è di evidenziare come le economie estrattiviste influenzino le trasformazioni costituzionali, limitando l'esercizio del potere costituente e modellando le strutture istituzionali.
Per questa ragione, le sezioni finali dell'articolo si concentrano su due casi: la Mongolia e il Cile. In Mongolia, la necessità di attrarre investimenti esteri nel settore minerario ha portato a modifiche costituzionali che hanno centralizzato il potere esecutivo, indebolito la governance locale e ristretto alcune libertà politiche. In Cile, il tentativo di redigere una nuova costituzione è stato limitato da strutture economiche consolidate a favore degli interessi delle multinazionali e della logica estrattivista. L'articolo sostiene che l'estrattivismo impone vincoli geo-economici al costituzionalismo, rendendo necessaria un'analisi materialista che integri l'economia politica nella teoria costituzionale. Comprendere il ruolo della valorizzazione delle risorse è essenziale per ripensare i limiti strutturali degli ordinamenti costituzionali contemporanei [Testo dell'editore].
This article examines the relationship between constitutional orders and extractivism, arguing that access to and control over natural resources play a fundamental role in shaping constitutional orders. Moving beyond traditional constitutional theories that emphasize political freedom while marginalizing material conditions, the article situates resource extraction within the broader context of political economy and international investment law. The study highlights how extractivist economies influence constitutional transformations, limiting the exercise of constituent power and shaping institutional frameworks. It then demonstrates the constitutional impact of extractivism through two case studies: Mongolia and Chile.
In Mongolia, the need to attract foreign investment in mining led to constitutional changes that centralized executive power and weakened local governance, while curtailing certain political freedoms. In Chile, the attempt to draft a new constitution was constrained by entrenched economic structures favouring corporate interests. Ultimately, the article argues that extractivism imposes geo-economic constraints on constitutionalism, necessitating a materialist analysis that integrates political economy into constitutional theory. Understanding the role of resource valorization is essential to rethinking the structural limits of contemporary constitutional orders. [Publisher's Text].
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Information
ISSN: 2611-3376
KEYWORDS
- Geopolitica, Guerra, Stato, Realismo, Capitalismo, Volontà di potenza
- Geopolitics, War, Realism, Capitalism, Will to Power