Geopolitica e (ir)rilevanzadiritto costituzionale
15-35 p.
Il recente rinnovato interesse per la geopolitica nel dibattito pubblico può essere considerato un sintomo di crisi della concezione della costituzione quale insieme di norme la cui enunciazione è funzione rilevante in sé, nel senso che le forze dominanti del sistema giuridico-politico le percepiscono come prescrittive e soprattutto come dotate di consistenza autonoma rispetto alle sollecitazioni e alle pressioni dei fatti che pretendono di regolare, nella consapevolezza che dalla loro efficacia dipendono le condizioni di esistenza del sistema giuridico-politico stesso. La crisi della scienza del diritto che si manifesta nel fatto che i giuristi non intendono più l'oggetto della loro disciplina come individuazione delle regole valide, ma come conoscenza dei fatti regolati evoca intuitivamente prospettive teoriche riconducibili alla geopolitica.
Il saggio riprende alcune teorie dell'indirizzo politico e della costituzione in senso materiale che hanno tentato, da un lato, attraverso la consapevolezza del ruolo autocreativo della politica, di inserire nel discorso giuridico la lezione weberiana in ordine alla fungibilità dei fini politici dello Stato, e, dall'altro, attraverso l'elaborazione di categorie che consentano l'individuazione di norme (e non di meri fatti) da elementi extra-testuali, di preservare al contempo quella consistenza autonoma delle regole rispetto ai fatti regolati dalla quale dipende la rilevanza stessa di un quadro normativo di riferimento proiettato nel futuro: consistenza che una prospettiva geopolitica del diritto parrebbe invece totalmente negare. [Testo dell'editore].
The recent renewed interest in geopolitics in public debate can be considered a symptom of a crisis in the conception of the constitution as a set of rules whose enunciation is a relevant function in itself, in the sense that the dominant forces of the legal-political system perceive them as prescriptive and above all as having an autonomous consistency with respect to the solicitations and pressures of the facts they claim to regulate, in the awareness that the conditions of existence of the legal-political system itself depend on their effectiveness. The crisis of the science of law which manifests itself in the fact that jurists no longer understand the object of their discipline as the identification of valid rules, but as knowledge of regulated facts intuitively evokes theoretical perspectives attributable to geopolitics.
The essay takes up some theories of the "indirizzo politico" and of the "costituzione materiale" that have attempted, on the one hand, through the awareness of the self-creative role of politics, to insert into legal discourse the Weberian lesson regarding the fungibility of the political aims of the State, and, on the other, through the elaboration of categories that allow the identification of norms (and not mere facts) from extra-textual elements, to preserve at the same time that autonomous consistency of the rules with respect to the regulated facts on which the very relevance of a normative framework of reference projected into the future depends: consistency that a geopolitical perspective of law would instead seem to totally deny. [Publisher's Text].
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Information
ISSN: 2611-3376
KEYWORDS
- Indirizzo politico, Costituzione materiale, Metodo del diritto costituzionale, Geopolitica e Costituzione, Fraternità conflittuale,
- Geopolitics and Constitution, Political Directions, Material Constitution, Constitutional law methodology, Conflicted fraternity