La "guerra è finita" : tra Geopolitica e Geoimpolitica
37-70 p.
L'Europa ha per prima pensato il mondo per linee globali e lo ha colonizzato con guerre d'annientamento. Ma ha anche inventato gli ordinamenti lo Stato territoriale, nazionale, sociale che hanno provato a frenare la smisuratezza della guerra. Un giorno del Novecento, a Hiroshima, la "guerra è finita", ma "le guerre non sono morte" e oggi prosperano nella forma di stati di violenza diffusa. Questa è la ragione della palese inadeguatezza dell'attuale ordinamento internazionale che, abbandonato il posto di comando, insegue il caos. Le nuove guerre non sono la continuazione della politica con altri mezzi. Viviamo, nell'epoca della potenza sfrenata della tecno-economia, idolo sul cui altare assistiamo al diffondersi di indicibili massacri nei più diversi angoli della Terra: guerre impolitiche. [Testo dell'editore].
Europe was the first to envision the world along global lines, colonizing it through wars of annihilation. Yet it also invented legal systems the territorial, national, and social State that strove to contain the boundlessness of war. One day in the twentieth century, in Hiroshima, "war itself ended", but the "wars did not die" and today flourish in the form of widespread violence. This is the reason of the glaring inadequacy of the current international order which, having relinquished its position of leadership, now merely chase chaos. These new wars are not the continuation of politics by other means. We live in an age of unfettered techno-economic power an idol at whose altar we stare at unspeakable massacres at every corner of the Earth: apolitical wars. [Publisher's Text].
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Information
ISSN: 2611-3376
KEYWORDS
- Geopolitica, Geoimpolitica, Tecno-economia, Guerra e pace, Diritto internazionale, Costituzionalismo,
- Geopolitics, Geoapolitics, Techno-economy, War and peace, International law, Constitutionalism